Oiwa è il protagonista del racconto dell’orrore Yotsuya Kaidan basato su avvenimenti realmente accaduti. Si racconta che il fantasma infesti tutt’oggi i luoghi in cui visse nel XVII secolo la vera Oiwa e i teatri in cui viene portata in scena la tragedia.

Si narra che la moglie del samurai ladro e scialaquatore  Iyemon, decise di lasciarlo e tornare dalla famiglia di origine. Il padre di lei tentò di fermare Iyemon che intendeva riprenderla con se, ma venne assassinato dal genero. Iyemon raccontò alla moglie che uno straniero aveva ucciso suo padre e che se si fosse riappacificata con lui l’avrebbe vendicato. Erano tempi duri e Oiwa dopo il parto si ammalò. Il marito conobbe Owme, nipote di un ricco dottore di nome Ito Kihei, che era molto attratta dal brigante. Ito Kihei, che voleva aiutare la nipote, prescrisse a Oiwa un unguento che in realtà era un potente veleno. Oiwa lo spalmò sul viso e rimase sfigurata provocando oltre che insofferenza , vero e proprio disgusto da parte del marito. Iyemon, sotto pressione del medico, vendette tutti i suoi beni per poter sposare Oume ma doveva trovare un modo per lasciare Oiwa e incaricò l’amico Takuetsu di violentarla, in modo da poterla accusare di infedeltà.

Takuetsu, spaventato dall’orribile volto di Oiwa, non portò a termine il piano e porse alla donna uno specchio. Quando vide la sua immagine riflessa, pazza di dolore, Oiwa si uccise con una spada, tagliandosi la gola e maledicendo il marito fino a quando ebbe fiato in corpo. Il servo Kohei trovò il corpo della donna e avvisò Iyemon che si mostrò felice della notizia. Kohei si insospettì ma non ebbe il tempo di agire che venne ucciso dal padrone. I due corpi vennero inchiodati ad una porta e gettati nel fiume. Iyemon raccontò che i due avevano dormito insieme, giustificando così la loro morte e l’imminente matrimonio con un’altra donna.

La notte delle nozze Iyemon non riusciva a dormire e girandosi verso la sposa, vide il volto sfigurato di Oiwa e la trafisse. Solo dopo averla uccisa si accorse che si trattava di Owme. Corse a chiamare Kihei, ma quando vide che Kohei gli sbarrava la strada lo infilzò con la spada. Ancora una volta si era sbagliato: l’uomo che aveva colpito era Kihei. Fuggì nella notte inseguito dal fantasma di Oiwa. Il suo volto deturpato gli compariva ovunque, persino nella lampada che gli  illuminava il cammino e la sua voce terrificante chiedeva vendetta. Iyemon si rifugiò sui monti, ma l’onryo continuava a perseguitarlo tanto da portarlo alla follia.