I leoni che si trovano a guardia dei templi buddisti e scintoisti vengono anche chiamati Jishi e si trovano spesso anche in prossimità di cascate e tombe, dove crescono le peonie. Anche nel tatuaggio giapponese le peonie accompagnano spesso gli shishi (karashishi botan) ed insieme sono simboli di buon auspicio.

Lo shishi dalle bocca aperta spaventa i demoni mentre quello con la bocca chiusa trattiene gli spiriti benigni.

Il maschio è rappresentato con le fauci spalancate, il corno in testa e la gemma dei desideri sotto la zampa. La gemma rappresenta il buddismo e la luce che riflette sconfigge le tenebre, esaudisce i desideri.

La femmina, con la bocca chiusa, non ha corno ma custodisce il proprio cucciolo sotto la zampa.

I leoni non sono originari del Giappone ma le prime rappresentazione di queste creature vennero importate dalla Cina e provengono dalla tradizione buddista.

Lo shishi tatuato sulla pancia di una donna incinta protegge il bambino e la madre durante il parto. Teste di shishi nelle culle proteggono i piccoli dagli spiriti maligni.

Le leggende narrano che gli shishi portino i cuccioli a valle e che solo quelli in grado di ritornare potranno proseguire la stirpe.

Per celebrare l’anno nuovo si eseguono danze con teste leonine e si va porta a porta pregando per la pace, la salute e l’abbondanza.